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Scuola Cosmo Guastella

via Ettore Majorana, snc – 90036 MISILMERI (PA)

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Gentile Dirigente, Gentile Referente,

(…) siamo onorati di conferire alla vostra Sede d’Esame Trinity College London il Digital Transformation Award per l’Anno Accademico 2022-23.

Vogliamo ringraziare in particolare Antonietta Cimò per aver guidato il progetto Trinity nel vostro Istituto con gli esami in modalità video-conferenza, contribuendo così attivamente al processo di Digital Transformation e sostenibilità nel quale crediamo vivamente e riponiamo grande fiducia, operando anche come Ente Rigeneratore della Green Community del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Con queste parole il prestigioso ente certificatore internazionale, attivo dal 1877 e presente in oltre 60 paesi nel mondo, ha conferito alla nostra scuola questo prestigioso riconoscimento.

Il nostro Istituto è Sede d’Esame Trinity per la Digital Transformation.

Trinity College London ha assegnato alla nostra scuola il Digital Transformation Award per l’anno accademico 2022-23, riconoscendo il nostro approccio digitale alle Certificazioni Linguistiche come un’esperienza virtuosa.

Sostenere gli Esami Trinity in video-conferenza, permette agli studenti di arricchire la preparazione linguistica e di consolidare abilità irrinunciabili per il futuro. Come saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie e gli strumenti informatici per l’apprendimento di competenze nuove.

L’esame in video-conferenza punta al rispetto dell’ambiente e al risparmio delle risorse fin dai banchi di scuola: Trinity College London è Ente Rigeneratore della Green Community del Ministero dell’Istruzione e del Merito, rete di soggetti che si è messa a disposizione delle comunità scolastiche per supportarle nella realizzazione delle iniziative di RiGenerazione e la trasformazione digitale del mondo scuola.”

 

2 Giugno, 2023

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Celebriamo oggi il 77° anniversario della nascita della Repubblica.

Il 2 giugno del 1946 si svolgeva lo storico referendum che avrebbe deciso che l’Italia, dopo le tragedie rappresentate dal fascismo e dalla guerra, diventasse una Repubblica. Un anno e mezzo dopo l’Assemblea Costituente approvava la Costituzione e con essa si apriva una lunga stagione democratica che, pur se attraverso numerose vicissitudini, ha garantito la crescita e lo sviluppo del Paese. Ma tanti sono i compiti che l’Italia deve ancora affrontare per tenere fede allo spirito dei padri costituenti che la Repubblica ci hanno tramandato. Prima di tutto occorre affrontare il nodo delle disuguaglianze e delle povertà, poiché l’eguaglianza sostanziale e la coesione economico-sociale sono principi scolpiti nella Costituzione, per troppo tempo rimasti solo parzialmente attuati. Ricorrono anche 75 anni dall’entrata in vigore della Costituzione, riferimento sicuro, Carta fondamentale che garantisce la libertà e definisce diritti e doveri nella nostra comunità.

La centralità della persona, il riconoscimento della sua integrità e inviolabilità, il primato dell’uguaglianza tra gli esseri umani, la dignità, la libertà, la solidarietà, i diritti e i doveri caratterizzano la struttura democratica del nuovo Stato nato dalla Liberazione. Sono valori che appartengono a tutti i cittadini. Sono nostri, e vivono nella società nel passaggio tra generazioni nella partecipazione attiva alla vita civile. I giovani devono partecipare alle trasformazioni in atto nel Paese e non subirne gli effetti. Lavorare in un Paese diverso dal proprio deve essere una scelta e un’occasione per accrescere la propria formazione. Non può essere una fuga necessaria. I giovani chiedono di essere ascoltati.

È la nostra declinazione di un diritto alla felicità. Quanto alle donne vi sono dinamiche vecchie e nuove che influiscono nelle scelte di vita. Sono ancora presenti gli ostacoli da rimuovere per permettere loro una piena realizzazione nella dimensione lavorativa e nel vissuto privato. Quando il diritto di un singolo viene negato è tutta la comunità a risentirne. Fino a quando esisterà un solo ambito precluso di fatto a una donna il principio di uguaglianza sarà tradito.

La Repubblica deve rendere effettivo il diritto al lavoro, richiedere l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà, realizzare la pari dignità sociale come esplicitamente richiesto dalla Costituzione. Se questo non si realizza le Istituzioni falliscono e i cittadini non sentendosi tutelati se ne allontanano, mettendo a rischio lo stesso funzionamento della democrazia. E per questo rischiamo passi indietro non marginali. Sicurezza e solidarietà devono camminare di pari passo; sono le due gambe di uno stesso organismo, e debbono camminare sul sentiero del riconoscimento della pari dignità umana.

Celebrare la nascita della Repubblica non può ridursi all’organizzare festeggiamenti, ma impone di accertare che il cammino degli italiani si svolga lungo i percorsi del progresso economico e sociale delineato dalla Carta fondamentale.

Questo deve essere il cammino di tutti, a prescindere dalle posizioni politiche di ciascuno.  Questa è la Repubblica di cui celebrare la nascita. Quella della solidarietà e dei diritti, della tolleranza, della sicurezza. Non uno stanco rituale, ma l’essenza stessa del nostro essere siciliani e italiani.

2 Giugno, 2023

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